Voglio fare una piccola riflessione, è un pensiero che mi porto dietro da tanto tempo, è lì nella mia testa che ogni tanto torna a farsi sentire. Con “Artist’s Diary” sono riuscito finalmente a metterlo su tela; ma perché dico questo? Cosa mi ha spinto? E poi, sarà vero?
Per me, si, è vero. Cremona, la mia città, ricca di storia e cultura, odia l’arte, o almeno un certo tipo. Eppure ci sono tante persone che si impegnano per far sì che qualcosa si muova, ma gli ostacoli sono tanti. Io, nel mio piccolo, ci ho sempre provato, ho sempre lottato e continuerò a lottare, come tanti altri, per avere spazi, trovare luoghi, proporre qualcosa di diverso, qualcosa di fresco, irriverente o che comunque dia più voce agli stili artistici più disparati. Perché si, Cremona ha paura di aprirsi artisticamente, ha paura di diventare una città Contemporanea, rimane così una città succube dei suoi punti di forza che spesso vacillano; Cremona ha paura di andare oltre.
Cosa mi aspetto da questo 2021? Che Cremona si apra verso nuovi orizzonti, per mettersi in pari con altre città vicine (vedi Crema, Brescia, Bergamo, Piacenza), per scoprire non solo un nuovo volto dell’arte, ma anche chi sta dietro tutti questi colori, quadri, foto, sculture...
Se avete letto fino a qui, ditemi la vostra, cosa ne pensate, esprimete il vostro punto di vista! #DCB
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