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Not An Artist👨🏻‍🎨


Lo sappiamo tutti, le mostre sono noiose, le biografie degli artisti di più, per poi non parlare delle lunghe spiegazioni sulla mostra stessa. Ma oggi mi interessa soffermarmi sulla biografia, quindi: Quanto è importante la biografia per un artista? Ma poi, siamo sicuri che le persone la leggano? Solitamente, nessuno legge, sono righe noiose che ripercorrono a grandi linee la vita dell'artista; "nato il", "espone qui", "ha studiato la"...insomma, niente di così invitante. Ma quindi, come prepararla per una mostra?

Creare una mostra è come fare un puzzle, bisogna mettere tutti i pezzi nel posto giusto, e tutto deve incastrarsi perfettamente.

Not An Exhibition” ha un tema preciso, quindi perché non fare tutto a tema? E così la bio, da noiosa paginetta, diventa parte integrante del percorso espositivo.

Il tema ironico e provocatorio è stato l'incipit perfetto, potevo sbizzarrirmi, proprio come sui quadri. Il bio è diventata da accompagnatrice a parte integrante della mostra, con il suo tono vivace, con toni netti e quasi mai altisonanti. L'autocritica, ironica e pungente, si fa spazio tra le righe e riempie lo spazio bianco con frasi denigratorie verso il mio stesso lavoro e la mia persona. Ma quindi, mossa giusta? Estremamente! Voi, cosa ne pensate, che bio preferite: anonima e noiosa o pungente ed ironica?

Fatemelo sapere! #DCB


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